martedì 2 giugno 2009

Hans Küng

http://caderno.josesaramago.org/2009/06/02/marcos-ana/
http://quadernodisaramago.wordpress.com/2009/06/02/marcos-ana/


Esistono persone che sembrano non appartenere al mondo e al tempo in cui vivono. Hans Küng, svizzero, classe 1928, viene ordinato prete a 26 anni, e a 32 è già professore ordinario di teologia cattolica all’università di Tübingen. Fonda un istituto per la ricerca ecumenica, partecipa come peritus (consigliere teologico) al Concilio Vaticano II, invita il trentottenne Joseph Ratzinger a insegnare nella sua università. Ancora giovanissimo, Küng diventa una voce autorevole della teologia e della chiesa, uno che potrebbe persino diventare papa, ma dal 1970 in poi questa voce autorevole esce dal coro: nega l'infallibilità del papa, che considera un'invenzione umana, e condanna l'idea secondo cui Cristo e la Chiesa sarebbero l'unica via di salvezza. Auspica che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini (ad esempio potendo diventare sacerdoti), che i laici abbiano più spazio nella chiesa, e che il Vaticano riveda le proprie posizioni in numerose materie, tra cui l'eutanasia e l'uso di contraccettivi. Afferma che attraverso il Partito Popolare Europeo la chiesa di Roma fa pressioni sul parlamento d'Europa in materia di aborto, gravidanza, fecondazione artificiale, eutanasia, e accusa il papa di condurre una politica aggressiva verso le altre religioni, sotto la maschera di false dichiarazioni di apertura e fratellanza. In breve, dice che dopo il "papa buono" (Giovanni XXIII) la chiesa è tornata ad essere - nelle sue stesse parole - "medioevale, controriformista e antimoderna" [per inciso, il fatto stesso che Angelo Roncalli si sia guadagnato l'appellativo di "papa buono" fa riflettere: se lui era quello "buono" gli altri papi com'erano, e come sono?]
Nel 2006, in un noto articolo sul Corriere della Sera, Hans Küng identifica 11 contraddizioni con cui accusa Giovanni Paolo II, ma anche "il suo Grande Inquisitore Ratzinger": dal 1981 al 2005 l'attuale Benedetto XVI è stato infatti insignito (da Wojtyła) della carica di prefetto per la Congregazione per la Dottrina della Fede, l'organo incaricato di vigilare sulla purezza della dottrina cattolica (che Küng paragona ai tribunali staliniani). Secondo Küng, "i vescovi sono stati uniformati, i padri spirituali sovraccaricati, i teologi dotati di museruola, i laici privati dei diritti, le donne discriminate, le iniziative popolari dei sinodi nazionali e delle chiese ignorati. E poi ancora scandali sessuali, divieti di discussione, dominio liturgico, divieto di predica per i teologi laici, esortazione alla denuncia, impedimento dell’eucarestia... La grande credibilità della Chiesa Cattolica, cioè quella ottenuta da Giovanni XXIII e dal Concilio Vaticano II, ha lasciato il posto a una vera e propria crisi della speranza".
Nel frattempo, già dal 1979, il Vaticano ha interdetto al professor Küng l'insegnamento della teologia cattolica, e non ha cessato di criticarlo e ostacolarlo. Fortunatamente le università tedesche sanno ancora distinguere un buon teologo, e se lo sono tenute stretto fino al titolo di Professor Emeritus: è bastato spostare la sua cattedra dalla facoltà di teologia cattolica all'istituto di ricerche ecumeniche. Naturalmente Hans Küng non è mai stato torturato o imprigionato, ma il Sant'Uffizio ha sempre tentato di imbavagliarlo, e ha completamente azzerato le sue possibilità di salire i gradini della chiesa e di influenzarne le scelte dall'alto. Invece di scendere a compromessi o abbandonare il cattolicesimo, Hans Küng ha continuato a insegnare, e ha creato la Fondazione Weltethos (in italiano Etica Mondiale) per lo studio delle religioni e la costruzione di un'etica universale da condividere [qui il pdf in italiano della Dichiarazione Weltethos]. A 81 anni, Hans Küng continua ad andare per la propria strada, a prescindere dalle regole del potere, dalle implicazioni e dalle conseguenze, invariabilmente tra quelli che rimangono coerenti con il percorso che ritengono il proprio, e che considerano più giusto e più umano. Davvero esistono persone che sembrano non appartenere al mondo e al tempo in cui vivono.

Anche il professor Hans Küng ha recentemente pubblicato un libro di memorie: si intitola "La mia battaglia per la libertà - Memorie" (edito da Diabasis nel 2008)

2 commenti:

  1. GRAZIE! I TUOI OCCHI DELL'ANIMA VANNO BEN OLTRE LA CURVATURA TERRESTRE.DICEVA DOM H.CAMARA: SE I VESCOVI SON I SUCCESSORI DEGLI APOSTOLI , DOVE SONO FINITI I SUCCESSORI DEI PROFETI E DEI DOTTORI ?"
    CORDIALITA'
    TONY

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  2. Grazie a te Antonio, sono lusingato. Alla domanda di Dom Hélder Câmara non so rispondere, ma credo che i successori dei profeti e dei dottori siano ancora intorno a noi: non si tratta del genere di persona che si possa estinguere.

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