giovedì 14 maggio 2009

Sequenza interrotta, silenzio assoluto

http://caderno.josesaramago.org/2009/05/13/corrupcao-a-inglesa/
http://quadernodisaramago.wordpress.com/2009/05/13/corruzione-allinglese/


Come una di quelle rapidissime sequenze di memoria a ritroso apparse a dilatare ancora un istante il sipario che chiude la vita di alcuni, a sentire questa notizia mi è venuta in mente una serie irrazionale di slegate parole in Libertà (di recente in Italia questa parola si scrive solo in maiuscolo). Forse l'attinenza al fatto sarà poca o nulla, ma per me sarebbe interessante scoprire i legami che tengono insieme questa catenella di nomi e aggettivi - bisognerebbe essere abili psicologi che scavano tra le macerie della mente - sempre che alla fin fine, in questo mio caso, non si finisse per non trovare altro che pochi inutili sassolini rimasti insieme sul fondo di un setaccio inconscio.

In ogni caso, sperando di non dimenticare nulla, la sequenza è questa: spiccioli, casta, accorrere, Craxi, Castello Sforzesco, fontana, deserto, peggiore, Kinder, declassato, spento, silenzioso, zen ¦ e qui mi è venuta in mente all'improvviso una storiella che ha pietosamente interrotto il flusso matricolare (agg.) della sequenza.

L'avevo trovata (mi pare fosse il 1998) nel libro di racconti zen "La Tazza e il Bastone" di Taisen Deshimaru, e sono andato a rivedermela perché ne ricordavo poco i dettagli (ma il concetto è chiarissimo: descrive proprio come mi sento a parlare di corruzione nel parlamento inglese col passaporto italiano sul tavolo). Si intitola "Silenzio assoluto":

In un piccolo tempio sperduto su una montagna, quattro monaci erano in meditazione. Avevano deciso di fare una sesshin di assoluto silenzio. La prima sera la candela si spense e la stanza piombò in una profonda oscurità. Sussurrò un monaco: "Si è spenta la candela! ". Il secondo rispose: "Non devi parlare, è una sesshin di silenzio totale". Il terzo aggiunse: "Perché parlate? Dobbiamo tacere, rimanere in perfetto silenzio!". Il quarto, il responsabile della sesshin, concluse: "Siete tutti stolti e malvagi, solo io non ho parlato!".

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