lunedì 6 luglio 2009

Internet (giochiamo un po')

http://caderno.josesaramago.org/2009/07/06/critica/
http://quadernodisaramago.wordpress.com/2009/07/06/critica/

Chi avesse la pretesa di spiegare come un blog dovrebbe essere o non essere dimostrerebbe di non aver capito nulla della Rete.
Le persone che lasciano le proprie parole su internet comunicano con idee, strumenti e modalità del tutto personali, e nulla le obbliga a conformarsi a mezzi, stili e forme altrui. Nemmeno a confrontarsi, aggiungerei: ci sarà persino chi scrive solo per pensare mentre scrive, comunicazione come effetto secondario o danno collaterale.

Qui non siamo nell'imprenditoria o in una comunità dove esiste una memoria collettiva: siamo in un cosmo caotico (orpo, mi è scappato un ossimoro), in un (dis)ordine universale, dove ognuno atterra sul pianeta che preferisce, oppure ne fonda o colonizza uno a presciendere da qualsiasi regola.

Ad esempio nessuno mi vieta di infilare - anche in questo stesso post - un inutile collegamento a una pagina che parla della polizia nazista sotto le spoglie di un intercalare veneto, oppure un consapevole errore di battitura prima delle SS, tanto per restare in tema nazi, che anche in Italia è tanto à la page. La prossima volta potrebbe essere una riflssione seria, un commento banale, un'immagine, un video, uno sproloquio, un fumetto: Umberto Eco docet [dicunt].

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