http://cuaderno.josesaramago.org/2009/08/13/guatemala/
La politica è sempre stata legata a doppio filo con il potere giudiziario. Anche nel nostro paese, oggi più che mai lo è ancora di più: da una parte e dall'altra di barricate che condividono i programmi ma non le bandiere, i politici sono amici di magistrati, i magistrati vanno a cena da amici, i grandi gruppi finanziari pagano spesso la cena a tutti, e le briciole vanno a giornalisti e cugini scodinzolanti.
Mi fermo col timore di fare del qualunquismo, di fare - come si suol dire - di tutta l'erba un fascio, o un Fascio, o una Loggia.
In fondo il qualunquismo non è solo nemico del buon senso, ma anche delle persone che lavorano con passione e costanza per i valori della giustizia, della legalità, della verità: sono certo che anche in Italia ce ne sono tante. Con punti di vista differenti e il medesimo impegno combattono battaglie civili che forse poschissimi vedranno, riconosceranno, apprezzeranno.
Come cittadini e esseri umani non possiamo dimenticare che in Italia come in Guatemala l'opinione pubblica può molto, anche quando si finge di non sentirne le grida.
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