lunedì 3 agosto 2009

Impulso e innovazione

http://caderno.josesaramago.org/2009/08/03/gabo/
http://quadernodisaramago.wordpress.com/2009/08/03/gabo/

Nel loro ruolo di tradurre il pensiero in parola scritta, gli innovatori sono coloro che scrivono mossi da un impulso inarrestabile, strettamente legato al proprio stesso essere: mi vengono in mente personaggi come Yukio Mishima (三島由紀夫) e a Joseph Conrad, il primo ossessionato dall'idea della bellezza e della morte, il secondo dalle ombre dell'animo umano. Se il motore dell'intento è potente, se ciò che vogliamo tradurre è imperioso e volitivo, gli umani limiti vengono sbalzati lontano, anche soltanto (se soltanto si può dire) a livello stilistico e linguistico: dei tanti giapponesi che ho conosciuto, quasi tutti ammettono che per loro leggere Mishima è "troppo difficile", e il ricchissimo inglese di Conrad non era che la sua terza lingua, dopo il polacco e il francese. Le opere di questi e altri innovatori sono la mappa dei loro pensieri ricorrenti, dei loro impulsi tradotti: dopo averne lette le pagine avremmo potuto incontrarli per strada e chiacchierare con loro come vecchi conoscenti (oppure - in certi casi - evitarli con rispettosa cura e un velo d'inquietudine).
Dall'ombra alla luce, mi piace ricordare anche Carlo Dossi: forse non un genio innovatore, ma uno scrittore che mi sembra quasi di sentir ridere tra se' mentre scrive e gioca a mescolare latino e dialetto; se non fosse morto nel 1910 sarebbe valsa la pena di fargli una telefonata e invitarlo a bere un bicchiere di bonarda in Oltrepò Pavese.

Nessun commento:

Posta un commento